La Storia

Le isole pontine sono in gran parte di origine vulcanica, nascondono un passato di fuoco fin dalla loro nascita, le differenti caratteristiche chimiche delle rocce conferiscono un aspetto inconfondibile.Nate da un tormento geologico di rara intensità, esse presentano un'incessante variazione cromatica, bianco, grigio, giallo, rosso, verde, nero, con forme che concorrono a modificare continuamente le immagini sul fondo blu del mare e del cielo.



Palmarola

Si raggiunge con imbarcazioni a noleggio o gite guidate. L'isola è disabitata, ma d'estate sono disponibili un punto d'appoggio e ristorazione. Immersa nella macchia mediterranea ha una superficie di 136 ettari, ed il punto più alto è il monte Guarniere(249m).Il nome "Palmarola" deriva da una caratteristica pianta, la palma nana, che si può trovare soprattutto nella zona di punta Tramontana.Palmarola è legata al ricordo di papà Silverio che in quest'isola fu esiliato e vi morì.




Ponza: paesaggi sopra e sotto l'acqua

Il mare con le sue acque limpide e cristalline, i fondali vari e ricchi di vita, le scogliere vulcaniche, la macchia mediterranea con i suoi profumi e i colori, sono questi i fotogrammi di un meraviglioso film.Sono però i paesaggi sommersi la vera sorpresa di Ponza per chi si avventura sott'acqua sarà una scoperta continua. La ricchezza dell'ecosistema marino non ha eguali, rocce tappezzate di madrepore, i piccoli che compongono i coralli che fino a poco tempo fa si pescavano in queste acque si possono ancora osservare in alcuni punti che solo pochi conoscono. Non mancano poi polpi, murene, donzelle, saragi e occhiate, che trovano un habitat favorevole fra gli scogli e gli anfratti creati dalle cadute di massi. Di grande bellezza, i prati di poseidonie, un'alga marina che può vivere anche oltre i 40 mt di profondità, e che offre rifugio a pesci come le perchie.